domenica 27 marzo 2011
Che Fortuna!
NEWS DALL'ESTERO: Controlli di radioattività pure sulla posta!
sabato 26 marzo 2011
La Storia Della Posta Sul Web.
lunedì 21 marzo 2011
Lo sport nella filatelia Sammarinese
Prevista anche una esposizione di bozzetti filatelici originali dedicati allo sport nella filatelia sammarinese.
Per l'occasione l'AASFN emette domani, insieme ai francobolli dedicati al Cinquantenario della morte di Luigi Einaudi, all'arte francese e alla Corale San Marino, un francobollo da 1,50€ raffigurante cinque discipline sportive e il logo della manifestazione. Stampato in 80.000 esemplari (fogli da 12, dent. 15x14) dalla tedesca BDT, il francobollo è realizzato su bozzetto di Valerio Pradal.
Francobolli 150° Anniversario dell'Unità d'Italia
Continuano senza sosta le celebrazioni per il 150° Anniversario dell'Unità d'Italia, che solo giovedì scorso, 17 marzo, ha visto la giornata clou dal punto di vista istituzionale. Anche sul piano marcofilo (sono decine e decine gli annulli speciali già utilizzati e altrettanti in programma nei prossimi giorni e settimane) e filatelico, con le emissioni già realizzate (150° del Tricolore, foglietto con Palazzo Montecitorio e Palazzo Carignano, Mostra "Quel magnifico biennio") ma soprattutto con quelle in programma.
Come quella di domani 21 marzo, in edizione congiunta con la Città del Vaticano che verrà presentata ufficialmente alle 19:30 a Villa Madama alla presenza del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, e del Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, il Cardinale Giovanni Lajolo. In realtà l'emissione prevista dall'Ufficio Filatelico Numismatico del Vaticano prevede, oltre al foglietto, anche 6 francobolli.
Il francobollo da 1,50€, raccolto in foglietto, su bozzetto curato direttamente dal Centro Filatelico dell'IPZS, riproduce un particolare di una foto d’epoca raffigurante uno scorcio di Piazza del Popolo in Roma, con l’obelisco Flaminio in primo piano e, sullo sfondo, le due chiese gemelle di Santa Maria dei Miracoli e di Santa Maria in Montesanto. La scena storica della piazza romana "continua" sul resto del foglietto racchiusa da una cornice lineare con i colori della bandiera italiana. Il foglietto, stampato in 1 milione e mezzo di esemplari, è completato con i loghi delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia e di Poste Italiane e naturalmente, su sfondo azzurro scuro, la scritta "EMISSIONE CONGIUNTA ITALIA-CITTÀ DEL VATICANO".
Il francobollo è stampato dal Polo Produttivo Salario, Direzione Officina Carte Valori e Produzioni Tradizionali dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta fluorescente per l’intero foglietto; formato carta e stampa: mm 48 x 40; dentellatura: 13¼ x 13; formato del foglietto: cm 9,6 x 8; colori: cinque più oro.
A commento dell’emissione verrà posto in vendita il bollettino illustrativo con articoli a firma di S.E. Rev.ma Cardinale Giovanni Lajolo, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e del Prof. Angelo di Stasi, Presidente della Commissione per lo studio e l’elaborazione delle carte valori postali.
Sarà lo "Spazio Filatelia" di Roma (Piazza San Silvestro, 20) ad impiegare il consueto annullo "giorno di emissione".
L'inizio del Vaticano
Sul dentello pasquale, introdotto già nel 2010 con il desiderio di realizzare una celebrazione filatelica fissa, è rappresentato il momento fondamentale della "missione salvifica di Nostro Signore" ovvero la Risurrezione. In particolare sul francobollo da 0,75€ (stampato da Sweden Post in offset, fogli di 10 esemplari e con tiratura di 600.000 serie complete) è raffigurato un affresco che si trova sulla parete ove è situata la porta di ingresso principale della Cappella Sistina. L’affresco, forse uno dei meno conosciuti della Cappella Sistina, è opera del pittore fiammingo Hendrick van den Broeck ed è una riproduzione di un dipinto originale del Ghirlandaio, andato distrutto dal crollo dell’architrave della porta nel 1522. Esso ben si inserisce tra i capolavori dei quattrocenteschi che affrescano le pareti e i grandiosi dipinti michelangioleschi.
Per celebrare, invece, Padre Eusebio Francesco Chini, missionario, esploratore gesuita, nato a Segno, nella Val di Non, nel 1645, la Città del Vaticano ha messo in campo un francobollo da 1,60€. Padre Chini, si legge nel bollettino ufficiale dell'emissione, "iniziò gli studi ginnasiali nel collegio gesuita di Trento e li completò in Tirolo dove, guarito da una grave malattia, fece voto di entrare nella Compagnia di Gesù per dedicarsi alle missioni nelle Indie. Qualche anno dopo l’ordinazione sacerdotale fu destinato invece alla missione nella nuova Spagna, l’attuale Messico, dove giunse nel 1681. Il suo apostolato fu decisamente particolare, durante quegli anni infatti Padre Chini percorse quasi tredicimila chilometri a cavallo attraverso il deserto, evangelizzando i popoli nativi incontrati sul suo cammino con visite regolari per istruzione, culto ed animazione di vita comunitaria. Ha combattuto la diffi denza locale ed i pregiudizi riconoscendo dapprima la dignità dei nativi e conquistando la fiducia della gente con cui entrava in contatto costruendo molte missioni. Dopo aver instaurato un rapporto di fiducia e di dialogo, insegnava loro a coltivare la terra, intorno ad una missione madre autonoma. Diede a queste popolazioni un’istruzione, un terreno e una fede da coltivare. La morte lo colse il 15 marzo 1711 ed il culto della sua persona si diffuse subito tra i fedeli ed i nativi del vasto territorio da lui evangelizzato".
Persino Papa Giovanni Paolo II, durante il suo viaggio pastorale in Arizona, elogiò il gesuita trentino: "con eccezionale abnegazione padre Chini lavorò instancabilmente per fondare missioni cosicché la buona novella di nostro Signore potesse radicarsi tra la gente che viveva qui". E proprio perchè, per i suoi spostamentei, era sempre in sella ad un cavallo, si conquistò il soprannome di "padre a cavallo". Così è, difatti, rappresentato sul francobollo vaticano, stampatdo dall'irlandese BDT in 200.000 serie complete.
Rave-party con francobolli imbevuti di Lsd Studente nei guai
Operazione antidroga effettuata dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Castelnovo Monti e della Stazione di San Polo d’Enza. In un circolo privato della val d'Enza, dove era in corso una festa, hanno scoperto e sequestrato sette francobolli imbevuti di Lsd, una fra le più potenti sostanze psichedeliche conosciute, e un centinaio di euro, probabilmente ricavati dallo spaccio.
Per questo motivo è finito in manette uno studente diciottenne di Castel Goffredo, località in provincia di Mantova, accusato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.
Nella stessa operazione, i militari hanno segnalato come assuntore un diciottenne di Montichiari (Brescia), trovato con alcuni grammi di hashish per uso personale.
Nei guai anche il responsabile del circolo dove si è tenuto il 'rave', sanzionato amministrativamente per non aver rispettato le norme antifumo. All'interno del locale erano presenti giovani provenienti da varie città del Nord Italia.
Francobolli d'artista
“I francobolli d'artista stanno a quelli ufficiali come i libri d'artista a quelli che fanno letteratura”. Così Marcello Diotallevi presenta il proprio lavoro
L'autore, il marchigiano Marcello Diotallevi
È nato il 24 aprile del 1942 a Fano, dove è ritornato nel 1974. Ma è a Roma, città in cui ha vissuto nell'arco temporale intermedio, che esercitando l'attività di restauratore in Vaticano ha maturato l'esperienza artistica all'insegna -sono le sue parole- dell'irrequietezza. Come pittore prima, poi come scultore, passando quindi alla grafica e alla scrittura. Ed approdando a manifestazioni come la Biennale di Venezia. Il passo verso installazioni, mail-art e poesia visiva è stato breve e viene compiuto sul finire degli anni Settanta. Collezionando interventi su libri e riviste nazionali ed internazionali, mostre personali ed esposizioni collettive nelle maggiori città italiane e all'estero. Non trascurando i “francobolli d'artista”.
“Ne ho realizzati -riepiloga Marcello Diotallevi in questa intervista a «Vaccari news»- una quindicina, cominciando nel 1984 (prima avevo creato qualche esemplare unico, di cui non ho più la documentazione). Sebbene essi non appartengano alla filatelia ufficiale, morfologicamente le sono vicini: appaiono traforati, la carta è gommata, hanno un valore facciale e qualcosa da celebrare, di serio o faceto. Appartengono ad un genere espressivo (come i libri e le cartoline d'artista) attinente alle arti visive”. E in tale contesto sono stati mostrati più volte: la lista tocca ad esempio le gallerie “Il brandale” di Savona nel 1984, “Caffè Voltaire” di Firenze nel 1985, “Il luogo” di Roma nel 1986, “Milan art center” di Milano nel 1987, palazzo dei Diamanti di Ferrara nel 1988, “Arte fiera” di Bologna nel 1989 e così via.
Filatelista?
“Non ho mai collezionato veri francobolli, anche se ho sempre subito il fascino di certi commemorativi, per la loro bellezza e qualità artistica. D'altro canto, i «francobolli d'artista» che nel corso del tempo ho creato non sono a imitazione dei francobolli ufficiali, come anche il «libro d'artista» non vuole imitare i libri scritti, appartenenti alla letteratura”.
Torniamo alle sue produzioni dentellate,Usate da alcuni colleghi nella corrispondenza, spesso l'hanno fatta franca: provare per credere. In pratica non avrebbero, uso il condizionale, alcun valore di mercato né collezionistico ma, e qui sta il bello, nell'ambito artistico le cose vanno diversamente. Tant'è che fino a qualche anno fa una galleria d'arte di Seattle (Usa) specializzata nel settore me li vendeva a patto che fossero regolarmente firmati dall'autore (come si fa con la grafica, ma senza tiratura)”.
Qualche soggetto?
“Il primo, l'esemplare del 1984, si intitola «For peace» ed offre ironicamente una colomba che indossa un elmetto da militare. Un altro è «Mail heart» e risale al 1990. Contiene un cuore composto da un collage di frammenti di francobolli. Il tutto crea un gioco linguistico di omofonia: «mail heart» (cuore di posta) e «mail art» (arte postale) si pronunciano allo stesso modo. L'altro, del 1999, è «Halloween» e celebra la festa omonima del 31 ottobre. Nata nella vecchia Europa, esportata poi in America dove si è ampiamente diffusa e, da qualche anno, adottata con un certo successo anche da noi. Non so se in altri Paesi abbiano dedicato a questa festività laica per eccellenza un francobollo ufficiale. Qui da noi certamente no. C'ho pensato io. L'ultimo che vorrei ricordare è del 2000 e commemora il Giubileo, sempre sul versante laico. La parola «love» messa sul topos dell'amore per eccellenza, cioè il pube femminile, crea una piacevole situazione tautologica. Il tutto incorniciato dall'abusato ribaltamento «Roma - amor»”.
si ringrazia: vaccarinews.it
